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Quattro
di Adriano Bennicelli

Sinossi

Matteo ama Claudia, che ama Marco, che ama Carlotta, che ama Matteo. Un girotondo sentimentale che racconta le assurdità e le fragilità delle relazioni umane, tra confessioni sincere, goffaggini esilaranti e speranze romantiche. In una serie di scene tenere e divertenti, il pubblico assiste alla reunion di quattro amici dopo quindici anni, tra ricordi, rancori e rivelazioni inattese. Quattro è una commedia contemporanea all’italiana, al tempo stesso allegra e malinconica, che esplora con finezza (dis)equilibri dell’amore e dell’amicizia.

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Nota di regia

Quattro è una commedia sull’equilibrio instabile delle relazioni. Un gioco di specchi emotivi, in cui i personaggi si sfiorano, si rincorrono, si fraintendono, spesso senza accorgersene. Il tono leggero e comico cela un sottotesto più profondo, fatto di desideri inespressi, paure e solitudini condivise.

L’allestimento si concentra su un ambiente domestico essenziale, uno spazio intimo e sospeso, che diventa contenitore di memoria e presente. Le luci e il ritmo scenico accompagnano le oscillazioni emotive dei protagonisti: più caldi e avvolgenti nei momenti di confidenza, più taglienti e asettici nei contrasti. La musica, rarefatta, funziona come respiro e sottolineatura emotiva.

L’interpretazione è costruita sull’ascolto e sulla verità del gesto quotidiano. Ogni sguardo, ogni pausa, ogni movimento contribuisce a delineare le dinamiche emotive tra i personaggi, con un linguaggio realistico e sincero. L’umorismo emerge dalle fragilità, dall’incomunicabilità, dalla tenera goffaggine dell’animo umano.

La lingua italiana conserva intatta la propria musicalità, mentre i sopratitoli in francese e inglese garantiscono accessibilità a un pubblico internazionale, creando un ponte culturale tra emozione e comprensione.

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L'autore

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Adriano Bennicelli è nato a Roma nel 1965. Autore teatrale e architetto ha scritto, tra il 2003 e il 2013, 12 testi teatrali, rappresentati a Roma, in molte altre città italiane, in Svizzera e Sud-America, nonchè una sceneggiatura che tiene nel cassetto, per la vecchiaia.

Con “Radice di 2”, nel 2007 ha vinto il premio di scrittura teatrale “Diego Fabbri”, nel 2008 il premio nazionale alla drammaturgia “Oltreparola”.

Nel 2009 è stato selezionato come autore in rappresentanza dell’Italia al Festival di drammaturgia europea a Santiago del Cile.
È socio, dalla sua costituzione, del Cendic, Centro Italiano Drammaturgia Italiana Contemporanea.

È attivo, con l’Associazione Teatro7 solidarietà onlus di Roma, in progetti artistici che hanno lo scopo di finanziare azioni di sviluppo scolastico nella provincia di Xai-Xai, Mozambico.

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